Il gas Solstice® L40X di Honeywell è la scelta idonea per gli standard qualitativi dell’azienda Artserf nel settore della refrigerazione commerciale. Scopriamo i benefici di questo gas a bassissimo GWP sui sistemi costruiti dell’impresa veneta.
Siete al supermercato, prendete dal banco frigo quel prodotto che vi piace tanto e, una volta arrivati a casa, lo riponete nel vostro frigorifero: un gesto naturale, che rappresenta solo l’ultimo step di un processo lungo e complesso, quello della refrigerazione.
Il corretto funzionamento di ogni cella o impianto coinvolto in questo processo, che sia commerciale o per produzione industriale, dipende dalla presenza di un gas refrigerante che, oltre essere a norma, deve avere anche un basso GWP, secondo quanto stabilito dalla normativa Fgas in Europa. Accogliendo le norme della Commissione Europea, molte aziende hanno dovuto cambiare abitudini, accogliendo nei propri sistemi di raffreddamento i nuovi gas A2L a gwp bassissimo: gas a impatto ambientale minimo e con performance energetica top per quanto disponibile sul mercato. Artserf, è una di queste aziende; impegnata da 39 anni nella progettazione di elementi refrigeranti per la conservazione e distribuzione di cibi e bevande, ha scelto di utilizzare nei suoi sistemi di raffreddamento il gas refrigerante Solstice® L40X (R-455A) di Honeywell. Esso è basato sul rivoluzionario HFO 1234yf che consente un impronta ecologica al vertice.
Artserf, voglia di emergere nella refrigerazione commerciale
Artserf è un’azienda veneta specializzata dal 1992 nella progettazione e produzione di elementi dedicati alla conservazione e distribuzione di cibi e bevande, nell’ambito della ristorazione delle collettività e degli esercizi pubblici “Made in Italy”. L'unicità dei servizi forniti da Artserf consiste in un lavoro di customizzazione su commesse specifiche (contract), sulla ristorazione, sulle catene self service più note, a stretto contatto con studi di architettura per soluzioni dal design ricercato. In questa visione innovativa si colloca la scelta dell’azienda di inserire nei suoi elementi di refrigerazione la nuova frontiera del gas refrigerante; così, dopo un programma di test ha scelto Solstice® L40X (R-455A) di Honeywell come sostituto dei gas R404a o anche R452A.
L’obiettivo, secondo le dichiarazioni del Dr. Graziano Uliana, era di coniugare la richiesta dei clienti verso un progresso nel rispetto delle norme e dell’ambiente alla possibilità di rendere tutto questo sostenibile, ovvero contenere i costi di realizzazione, a beneficio della comunità.
Cos’è Solstice® L40X
Solstice L40X (R-455A) è un refrigerante a miscela zeotropica progettato per applicazioni a bassa, media e alta temperatura in nuovi sistemi. Il suo basso GWP, pari a solo 146, lo rende una soluzione di lungo termine secondo la normativa F-Gas. La sua miscela offre anche una potenza di refrigerazione simile a quella dell’R-404A, migliora parecchio l’efficienza energetica e offre dunque un T.E.W.I. molto favorevole. Soprattutto, questo gas garantisce un rischio di infiammabilità molto inferiore a quello dell’R-290 (A3) che rappresenta pure una buona soluzione come performance. Solstice L40X può essere utilizzato in molti settori dell’industria HVAC&R, che includono banchi frigoriferi a spina, unità di condensazione, sistemi waterloop e monoblocchi per celle frigorifere e celle freezer, pompe di calore e chillers.
Artserf e l’uso del gas Solstice® L40X
Artserf ha introdotto il gas refrigerante Solstice® L40X (R455a) in tutta la sua gamma di prodotti per investire sulle nuove soluzioni per la refrigerazione commerciale a bassissimo GWP. Una scelta innovativa, che si adatta sia alle nuove esigenze di mercato, che alle richieste dei clienti di avere soluzioni eco-compatibili e dalle performance paragonabili a quelle dei gas R404a.
Il potenziale “problema” della gestione del “glide”, di ben circa 10 K, che preoccupa molti progettisti soprattutto in Italia, è stato elegantemente risolto, grazie alla consulenza degli ingegneri specialisti di General Gas e Honeywell e ai produttori di scambiatori e compressori, ormai avvezzi a queste spiegazioni.
Il tutto dà luogo ad una impronta T.E.W.I. (impatto totale su effetto serra) decisamente inferiore ad altre soluzioni come R744 (CO2 industriale per refrigerazione).
Analisi dei rischi incendio e asfissia dell’uso dei gas A2L nei sistemi Artserf
I test condotti da Artserf sull’utilizzo del gas A2L sono stati preceduti da uno studio preliminare degli apparati destinati ad accogliere il gas refrigerante e dei casi di infiammabilità. I risultati dell’uso del gas Solstice® L40X hanno evidenziato:
- un livello basso delle cariche massime adottate in pratica nei circuiti ermeticamente sigillati e dotati di compressori Embraco (peraltro sovra-certificati per fluidi refrigeranti di classe A3). Quindi assolvenza nel rispetto della EN-378 / ISO 817;
- le informazioni raccolte hanno riguardato in particolare i parametri LFL (infiammabilità), ATEL (tossicità), ODL (asfissia), Campo di infiammabilità (UFL – LFL), Energia di innesco minima, Calore di combustione, Velocità di combustione;
- è stato possibile, dunque fare autonomamente le redazioni del fascicolo tecnico e delle specifiche di installazione e manutenzione;
- rischio inesistente (o altamente improbabile) di innesco fiamma di tutti i componenti costituenti l'insieme della macchina, considerando anche ovviamente l’olio di lubrificazione;
I livelli di sicurezza elevati di Solstice® L40X per Artserf
Alla fine delle sessioni di test sul nuovo gas refrigerante A2L, l’azienda Artserf ha riscontrato un livello di sicurezza molto elevato per gli apparati sotto esame. A contribuire al risultato soddisfacente sono state le analisi su:
- la classe di infiammabilità di un fluido gassoso, determinata grazie all’analisi di molti fattori;
- il valore LFL (Low Flammability Limit), il più importante per l’applicazione dei criteri EN378, che determina la concentrazione minima sopra la quale si potrebbe innescare un principio di fiamma;
- il Campo di Infiammabilità importante per la decisione di un progettista e soprattutto di un responsabile legale dell'azienda produttrice. Un piccolo campo di infiammabilità non incide sulla carica massima secondo EN 378, ma garantisce un elevatissimo livello di sicurezza;
- le analisi rischi che hanno esaminato anche il calore di fiamma, la velocità di propagazione, l’energia di innesco e la compatibilità dei componenti eccitati elettricamente;
- le simulazioni teoriche e, se necessario, pratiche per verificare i componenti elettrici, che possono produrre più calore (connessioni, interruttori, trasformatori…) e la simulazione delle perdite, che possano andare a investire questi componenti;